Come gestire il disturbo d’ansia da separazione

Come gestire il disturbo d’ansia da separazione

Con i nostri figli che rientrano a scuola, si parla sempre di più del disturbo d’ansia da separazione. Per chi non lo sapesse, si tratta di una condizione psicologica che si sviluppa durante gli anni della crescita; la persona che ne soffre mostra un’ansia eccessiva al momento di lasciare la propria casa o quando si allontana dalle persone care, come per esempio i genitori.

Con la pandemia che ha stravolto il modo in cui viviamo, lavoriamo e studiamo, molte famiglie si sono ritrovate a passare più tempo insieme tra le mura di casa. Tra le varie conseguenze di questo fenomeno, non stupisce che questo disturbo sia diventato ancora più comune. Specialmente per i bambini, che apprezzano particolarmente il tempo passato a casa con i loro cari, sapere di dover lasciare il nido familiare può facilmente causare una forte ansia.

Fatti riguardanti l’ansia da separazione

Neonati: Quando un neonato inizia a capire la nozione dell’oggetto permanente, inizia anche a sviluppare il disturbo d’ansia da separazione. Il neonato saprà quando la madre non è lì e ciò può farlo sentire perso. Generalmente, l’età media in cui cominciano a verificarsi casi simili è intorno ai 9 mesi. Cerca di abituare il tuo bebè ad assenze brevi e frequenti.

Bambini: Durante l’infanzia, i nostri piccoli diventano ancora più consapevoli dell’ansia da separazione. Tra i 15 e i 18 mesi, potrebbero iniziare a mostrare anche attacchi d’ansia più evidenti, specialmente se sono stanchi, affamati o non si sentono molto bene – cosa molto frequente durante quella fascia d’età!

Anni pre-scuola: Intorno ai 3 anni, i bambini iniziano a collegare il senso d’ansia alla separazione. Il modo migliore per gestire il problema è quello di continuare con delle assenze brevi e frequenti, ma soprattutto non cedere alle suppliche e lamentele dei tuoi piccoli.

Ci siamo beccate con Jen di @itsthefergusons per scoprire come gestisce suo figlio Teddy e il disturbo d’ansia da separazione da quando è rientrato a scuola.

6 Consigli per gestire il disturbo d’ansia da separazione

  1. Leggere. Il libro The Invisible String è stato particolarmente d’aiuto. Si tratta di un libro che parla del legame indissolubile con i propri cari e pare aiuti tantissimi lettori da generazioni.
  2. Ascoltare. È veramente difficile sapere e vedere che tuo figlio non sta bene, ma è importante cercare di mettersi nei suoi panni e dargli le rassicurazioni di cui ha bisogno.
  3. Mindfulness. È una competenza che ti aiuta a gestire le emozioni e le esperienze difficili. Proprio come un muscolo, è qualcosa che possiamo costruire ed allenare.
  4. Simbolo che vi unisce. Che si tratti di un portachiave a cuore o mezzocuore, o un braccialetto abbinato, avere qualcosa di concreto da toccare quando siete lontani è un ottimo modo per alleviare l’ansia.
  5. Comprensione. Ignorare segnali d’ansia da separazione non aiuterà a farla andare via. Infatti, potrebbe solo peggiorarla. Anche se difficile, è credetemi lo è, affrontare il problema è il primo modo per iniziare a risolvere. Chiedete aiuto a familiari, amici e insegnanti. Non siete sole!
  6. Dimentica il senso di colpa materno. Ignora la negatività o i giudizi degli altri. Ogni bimbo è unico a suo modo e ciò che funziona per un bambino può non funzionare per un altro. Accetta il fatto che questa ansia non proviene da qualcosa di sbagliato che hai fatto tu, perciò prenditi cura di te stessa come ti prendi cura del tuo piccolino.

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