Giornata Mondiale della Salute Mentale Materna

Giornata Mondiale della Salute Mentale Materna

Seppur la maternità sia un viaggio bellissimo, spesso si presentano delle complicazioni durante la gravidanza e il post partum che compromettono la salute mentale della neo mamma, come per esempio ansia e depressione. Nonostante il 20% delle donne che partoriscono soffrano di questi problemi c’è ancora tanto silenzio attorno a questi argomenti considerati tutt’oggi tabù, e spesso le donne, provando vergogna, evitano di esprimere il loro disagio. Essendo maggio il mese dedicato alla salute mentale materna, oggi vogliamo approfittare per far luce su questa condizione ed affrontiamo il discorso con l’influencer Chelsea Stivers dell’account @thebalanceafterbaby.

Conosci Chelsea

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Chelsea Stivers è una psicologa laureata in terapia occupazionale, fondatrice della pagina Instagram The Balance After Baby, e del suo brand di kit per la cura di se stessi, Brigid. Non solo, Chelsea è anche una moglie e mamma strepitosa, incinta della sua secondogenita che nascerà a luglio. Avendo sofferto di depressione e ansia post partum e realizzando la mancanza di un supporto adeguato, da un anno a questa parte l’influencer fornisce supporto ed educazione sull’importanza di equilibrio tra mente e corpo dopo il parto e durante la maternità attraverso la sua piattaforma TBAB.

La nostra intervista con Chelsea

Raccontaci il tuo viaggio di maternità

Il mio viaggio verso la maternità ha avuto un inizio un po’ difficile. Da una gravidanza alquanto tranquilla (e oserei dire facile), ad un post partum difficile da metabolizzare. È stata la prima volta in cui mi sono sentita davvero costretta a rallentare, ed è stato duro adattarsi. Mi è stata diagnosticata la depressione postpartum e ansia 5 mesi dopo aver partorito. La cura è durata circa 2 anni. A 3 anni di distanza dal mio primo figlio, sono di nuovo incinta di una bambina ed è qualcosa che non avrei mai immaginato di poter fare di nuovo; oggi mi sento ogni giorno sempre più sicura di me stessa e del mio ruolo di madre.

Penso che, come gran parte della vita, la maternità sia un flusso e riflusso. Non finisci mai di imparare e di adattarti ai vari cambiamenti, è un’esperienza molto umile. Nessuno nasce imparato, soprattutto a fare la mamma… ma ho finalmente capito che sono la madre perfetta per i MIEI figli. E questo mi rende felice.

Cosa ti ha spinto ad iniziare la tua pagina Instagram @thebalanceafterbaby?

Onestamente, ero piuttosto arrabbiata per via della mancanza di supporto ed educazione sulla cura post-gravidanza e la salute mentale materna mentre cercavo di capire cosa mi stava succedendo. Mi consideravo una persona incinta alquanto istruita, leggevo e mi informavo. Nonostante la mia laurea in psicologia e il mio lavoro nel campo dell’assistenza sanitaria, avevo difficoltà a capire come ottenere aiuto nella mia lotta mentale dopo la gravidanza.

Ci prepariamo così tanto per la gravidanza e la nascita del bambino, e una volta partorito ci danno un’occhiatina e rimandano a casa. Spesso si tratta di un controllo molto veloce del tipo “ok sembra tutto a posto, puoi fare di nuovo esercizio… ci vediamo tra un anno!” Lo trovo abbastanza assurdo e scoraggiante che nel nostro paese (gli Stati Uniti) non abbiamo praticamente nessuna cura post-partum, e dobbiamo ancora fare i conti con lo stigma della salute mentale. Questa è stata l’ispirazione dietro la mia pagina nata come un luogo di educazione, supporto e connessione.

Non appena ho iniziato a parlare della mia storia ad alta voce, sono stata sommersa da messaggi di donne che dicevano che stavano attraversando la stessa cosa ma non hanno mai ricevuto aiuto o sono state ignorate. Questa cosa è molto grave, perché la mancata diagnosi o cura ha della conseguenze molto pesanti.

Eri consapevole dei tuoi problemi mentali dopo il parto?

Sapevo di non essere “me stessa”, ma pensavo che la maternità significasse questo per me. Pensavo che mi sarei sentita così per sempre, che ero biologicamente difettosa o che non meritavo di essere una madre. Ho toccato il fondo quando ho detto a mio marito che lui e mio figlio sarebbero stati meglio senza di me nella loro vita e che meritavano qualcuno migliore. Mio marito mi ha incoraggiata a parlare con qualcuno e poco dopo ho cercato aiuto.

All’inizio l’unico modo che conoscevo era quello di richiedere un pap test e poi da lì tirare fuori l’argomento del depressione post partum (PPD). Oggi so che sono la mia più grande sostenitrice e non dovrei mai vergognarmi di dire semplicemente “ho bisogno di aiuto”. Ho iniziato a vedere uno specialista della salute mentale materna e sono stata sotto le sue cure per quasi 2 anni.

Pensi che ci sia uno stigma intorno alla salute mentale materna?

Assolutamente sì, anche se in qualche modo abbiamo fatto molti passi avanti. Non molto tempo fa le donne venivano ancora separate dai loro bambini in caso disturbo perinatale dell’umore/ansia (PMAD). E anche se in alcuni casi questo succede ancora, penso che abbiamo iniziato a capire come riconoscere e trattare i disturbi d’umore e d’ansia perinatali a livello clinico. Anzi, avendo accesso alle informazioni, forse oggi siamo anche bombardati da tutte queste teorie su fattori che contribuiscono allo stress e disturbi d’amore.

Che tipo di aiuto hai ricevuto?

Mio marito è stata la prima persona a prendermi in disparte e dirmi “Ehi, sono qui per te, cerchiamo di capire cosa sta succedendo insieme”. Senza di lui, non sono sicura di cosa sarebbe successo onestamente. Anche amici e parenti sono stati di supporto, ma vivendo lontani l’un dall’altro, anche quello ha influenzato la mia condizione mentale.

Ho trovato una babysitter per concedermi qualche ora a settimana di tempo da sola, il che mi ha aiutato molto, ma questo è un lusso che riconosco non tutti hanno. Andavo anche da un terapeuta e uno specialista di salute mentale materna. Penso sia fondamentale trovare trovare dei medici che siano specializzati in salute mentale materna, la differenza è notevole.

Congratulazioni per la tua seconda gravidanza, come ti senti a riguardo?

Grazie! Sì sono in attesa della mia bambina e sono molto contenta. Fino a circa due anni fa non avrei mai pensato di fare un altro bambino e affrontare un altro post partum. Dopo i miei 2 anni di cura, ho iniziato a sentirmi a mio agio ad affrontare l’argomento con mio marito e la voglia si è fatta sentire sempre di più.

Ho iniziato a sentire che era la scelta giusta per noi come famiglia e per me individualmente. Non credo che nessuno dovrebbe mai sentire la pressione di avere un secondo figlio solo perché la società ci dice che è così che appare una famiglia “completa”. E la decisione di avere una gravidanza successiva dopo aver sperimentato un disturbo d’umore e d’ansia perinatale è una decisione molto più pesante per molti di noi. Ognuno merita la pace e lo spazio per prendere questa decisione per se stesso e io l’ho avuta (e di questo sono grata). Nel complesso, sono davvero entusiasta di incontrare la mia bambina e ho un piano postpartum in atto con un sacco di comunicazione aperta.

Vogliamo ringraziare moltissimo Chelsea per aver condiviso il suo viaggio con noi.

Di seguito abbiamo collegato alcuni siti web utili che possono aiutare coloro che stanno attualmente lottando con la salute mentale materna.

Come sempre, sentitevi liberi di condividere il vostro viaggio con noi sui nostri social media.

Link Utili:

  • https://www.thebalanceafterbaby.com/about
  • https://www.savethechildren.it/blog-notizie/la-depressione-perinatale-che-cosa-e-come-intervenire