Mese della prevenzione del tumore al seno – Intervista con Mamapero

Mese della prevenzione del tumore al seno – Intervista con Mamapero

Essendo il nostro brand composto al 90% di donne e mamme per noi è molto importante parlare ed informarci sulla prevenzione tumore seno, tema molto vicino alla nostra community. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Madleen di @Mamapero, donna e mamma, che ci racconta la sua esperienza, e ci mostra la sua forza e positività nell’affrontare la malattia.

Raccontaci di te

Ciao sono Madleen, e sono la fondatrice del marchio Mamaperò. Il brand è nato quando sono diventata mamma e, come tante neomamme,  ho perso il mio posto di lavoro. Ho deciso di reinventarmi. Il mio lavoro ha una parte legata all’artigianato, quindi la creazione di t-shirt personalizzate per compleanni, set coordinati e ricorrenze speciali, ma io nasco come graphic designer e ho sempre lavorato nel mondo della comunicazione; infatti, ancora oggi continuo come professionista in partnership con un’azienda.

Qual è stata la tua prima reazione alla notizia di diagnosi di tumore al seno?

Non me l’aspettavo. Inizialmente quando sono andata a fare le visite pensavo che fosse qualcosa di risolvibile, ma quando ti danno la notizia non riesci a metabolizzare la cosa li per lì, io ci ho messo diversi mesi, e forse neanche adesso sono riuscita a metabolizzarlo.

Per me è stata una doccia gelata, quando sono stata chiamata ero così sicura che non fosse niente di grave che sono andata da sola. Un altro duro colpo è stato quando mi hanno detto che avrei fatto l’intervento solo dopo 6 mesi di chemioterapia e anche quello è stato un altro shock.

La cosa che da subito mi ha preoccupato è stato il lavoro, il fatto di essere un’imprenditrice con partita iva, ma anche la paura di non riuscire a gestire i bambini perché senti molte storie riguardo alla chemio. Per me è stato molto d’aiuto lavorare sul mio mindset e cercare di pensare in modo positivo.

Ad oggi mi mancano sei sedute di terapia, quelle più leggere, e cerco di rimanere positiva sempre, anche quando la nostra quotidianità è cambia.

Come hai affrontato l’argomento con i tuoi figli?

Nella maniera più semplice possibile, dicendo la verità, cercando di fargliela vedere da un punto di vista giocoso, per non spaventarli, poi è andata bene perché non mi hanno mai vista stare troppo male.

Gli abbiamo detto che la mamma avrebbe perso i capelli e che poi sarebbero ricresciuti, che ci sarebbe stata la parrucca per continuare a giocare alla parrucchiera, e di non spaventarsi. Inoltre, gli abbiamo anche spiegato di avere un po’ di pazienza con la mamma.

Cosa ti ha aiutato di più ad affrontare con positività un periodo tanto duro?

Sicuramente i miei figli, averli vicini per quanto sia difficile, ed il fatto di essere occupata nella loro gestione e dall’altra parte il mio lavoro, che mi piace e che per me è stata una terapia. Inoltre, condividere nei social il momento che sto passando sicuramente ha aiutato, entrando in contatto con persone che stanno vivendo direttamente e indirettamente la mia stessa situazione. Ho anche molte clienti e colleghe che mi mandano il loro supporto costante attraverso i social.

In che modo i social ti hanno aiutato nel tuo percorso e cosa cerchi di trasmettere online?

Sicuramente nei social ho trovato molto supporto, e mi piace poter trasmettere alle persone che mi seguono l’idea che bisogna affrontare tutto nel migliore dei modi. Non lasciarsi sopraffare da queste cose perché potrebbe sempre andare peggio. Per questo per me è importante trasmettere la forza e il messaggio di non abbattersi. Inoltre, credo abbiano un ruolo anche per diffondere informazioni sulla prevenzione tumore seno, con la speranza che nel caso succeda a qualcun altro venga trovato subito e non venga scoperto ad uno stadio avanzato.

Essendo mamma come hai coniugato malattia e quotidianità?

Al momento sono tutti i venerdì in ospedale e personalmente ho solo stanchezza, sicuramente è importante moderare i ritmi però riesco a gestire le cose, e se non riesco mi faccio aiutare. È fondamentale realizzare che non sei al 100%, quindi di ponderare le energie. Inoltre, quando sei in terapia non si può fare uso di integratori o cure particolari per questo bisogna darsi delle priorità. Sia nel lavoro che nella famiglia. Bisogna superare lo scoglio ed accettare che stai facendo chemioterapia, ed ascoltare il tuo ritmo.

Cosa consigli a chi come te si trova ad affrontarla?

Consiglio di fare un lavoro introspettivo, di leggere libri sul mindset e sulla crescita personale, ma assolutamente di non cercare informazioni sul web, di affidarsi ai medici. Inoltre, anche di mettere tutte le energie su un hobby, sul lavoro, e di concentrarsi sul proprio mindset, sulla visione della vita.