Soraida So – Fondatrice del blog “The Womoms”

Soraida So – Fondatrice del blog “The Womoms”

Soraida è la fondatrice del celebre blog “The Womoms“, dedicato alle mamme che non hanno dimenticato l’importanza di essere prima di tutto donne.  Qui ci racconta della sua vita da mamma blogger.

  1. Dove è nata l’idea di creare Thewomoms?

The Womoms è iniziato dopo aver creato il mio account di Instagram. Ho iniziato a postare un po’ di foto quando già i miei figli erano nati e a trovare altre mamme come me. In seguito ho iniziato a gestire un blog in cui noi, mamme e donne, potessimo parlare non solo di cremine e giocatoli, ma anche di cerette e vestiti, creando un’idea della donna che non si annulla quando diventa mamma. Spesso questo è l’errore che noi mamme facciamo tanto da dimenticarci di prenderci cura di noi stesse. Si può continuare a lavorare, ad andare dall’estetista e ad essere donne senza annullarsi per il bambino. Quindi abbiamo creato un blog in cui confrontarsi con altre mamme e donne, anche per riuscire a trovare nuove idee e nuovi argomenti.

  • Che cosa facevi prima di iniziare le Womoms?

Prima di essere blogger ero impiegata in una grossa azienda, avevo uno stipendio normale. Però vedevo i miei figli molto poco, passavo fuori casa 12 ore al giorno, dalle 7.30 di mattina alle 8 di sera e quindi ho pensato che non valeva la pena perché non vedevo crescere i miei bambini. Ho lavorato prima di quest’azienda per 8 anni come impiegata da un commercialista, e mi ha aiutata molto per il lavoro che faccio adesso, infatti il lavoro di prima si rispecchia in alcuni aspetti nel lavoro di adesso, come fatture e calcoli delle entrate e delle uscite.

  • Quante sono le mamme che collaborano a questo progetto? Sono tutte blogger?

Nelle Womoms ci sono sia mamme che ragazze che ancora non lo sono ma a cui piace seguirci. Abbiamo tanti diversi tipi di follower, a partire da studentesse universitarie a donne che desiderano diventare mamme in futuro. Nel blog tocchiamo diversi argomenti dalla moda, alla cucina, all’attualità.

  • Come riesce a mantenere la propria privacy nonostante la sua attività da blogger?

Mantenere la privacy è difficile, perché se vuoi arrivare alle persone devi essere anche molto aperta. Ovviamente i momenti di intimità come ad esempio il bagnetto o il momento del cambio pannolino non li ho mai messi online. Bisogna sempre fare attenzione a cosa metti sul web perché ne rimane traccia e non sai mai chi ti segue. Inoltre per me è sempre stato molto importante fare attenzione quando comunichi dove sei in ogni momento e che cosa fai, come ad esempio non fare sapere dove abiti o dove porti i bambini a fare attività. La privacy soprattutto quando ci sono di mezzo dei bambini ci deve essere. Noi blogger siamo anche spesso accusate di utilizzare i bambini per fare la pubblicità, io però cerco sempre di capire se i bambini hanno voglia di fare qualcosa, se non se la sentono non si fa, e non li facciamo fare cose che non farebbero nella quotidianità. Inoltre nelle pubblicità in televisione da sempre appaiono dei bambini.

  • Cosa consiglia alle mamme che vogliono iniziare un’attività indipendente?

Quando si ha un sogno si può realizzare ovviamente, però prima bisogna cercare di capire se ne vale la pena economicamente, quindi calcolando le entrate e le uscite, ed è soprattutto importate avere l’appoggio di qualcuno vicino. Essere indipendente non vuole dire non avere un appoggio. Secondo me il costo della vita in generale è piuttosto alto, quindi è importante poter contare su qualcuno con cui dividere i costi che sia il marito o il compagno, quindi è molto difficile poter dire di essere completamente indipendente sotto questo punto di vista.  Inoltre quando si decide di avere una propria attività ci devono anche essere la costanza, l’impegno, e una base familiare che ti permetta di rischiare prima di lasciare il tuo lavoro fisso. La nostra attività come blogger è ancora molto nuova, quindi non si è certi su come andrà in futuro, ed è diverso dai classici lavori come ad esempio quello di avvocato, etc. Può essere una cosa che continua a crescere, ma è sempre un rischio. Buttarsi si, ma sempre pensandoci bene.

  • Cosa consiglierebbe alle mamme che temono di condizionare la propria carriera con la gravidanza?

L’ Italia è un paese che purtroppo non supporta le mamme. Quando hai 25 anni devi fare una scelta se diventare madre oppure andare avanti con la carriera. Non siamo aiutate, e dopo la gravidanza quando torni al lavoro non sempre trovi la situazione come l’hai lasciata. Io ho fatto le mie due maternità come impiegata e nessuno mi ha rubato il posto di lavoro, ma non c’era la possibilità di lavoro flessibile, o comunque la possibilità di lavorare da casa o part time. Questa è la situazione in Italia, quindi capisco che ci sia la paura, soprattutto per coloro che sono donne in carriera. È ancora difficile vedere donne che siano ai vertici ma qualcosa sta fortunatamente cambiando.

  • E lei, come si organizza nella vita di tutti i giorni?

Da quando lavoro autonomamente riesco a portare i bambini a scuola, quando prima non conoscevo nemmeno le insegnanti. Dopo averli accompagnati mi occupo un attimo della casa, e poi mi metto al computer; guardo le mail, pianifico le pubblicazioni fino più o meno fino alle 4, orario in cui bambini tornano a casa. Quando ci sono eventi sono fortunata perché ci sono i nonni che mi aiutano anche se cerco comunque di organizzarmi un po’ di tempo prima.

  • La miglior cosa di sua vita è…

I miei figli sono senza dubbio la miglior cosa della mia vita, prima ancora del lavoro. Vederli diventare grandi e sapere che li ho cresciuti io è la soddisfazione più grande.