Le storie d’amore delle amiche di Merci Maman

Le storie d’amore delle amiche di Merci Maman

Febbraio è un po’ il mese dell’amore per antonomasia, e c’è così tanto clamore per il 14 che è facile dimenticare il significato di San Valentino: mostrare alle persone della tua vita quanto ci tieni. E noi questo lo sappiamo bene, attraverso i nostri gioielli personalizzati aiutiamo i nostri clienti a celebrare i loro legami speciali. Così, per la festa più romantica dell’anno, abbiamo chiesto alla nostra community su Instagram come hanno conosciuto la loro dolce metà. Continua a leggere per un po’ di romanticismo e delle parole che faranno riflettere!

L’amore al tempo del Covid per @flavialiccy

Lavoro a scuola come insegnante, ma sono ancora precaria. Avevo preso un servizio annuale in una scuola dove avevo già lavorato tempi prima, dove conoscevo tutti e mi ero trovata molto bene. Ero in segreteria, pronta per firmare il contratto quando lo vedo arrivare insieme ad altri ragazzi, i nuovi collaboratori scolastici assunti con contratto covid. Lui è stato assegnato proprio al mio piano, nella postazione di fronte alla classe in cui io facevo sostegno. Era proprio destino. 
Alla mia collega le ho subito detto “Qualcosa di buono l’ha portata sto covid”. 

La nostra amica Valentina di @mywonderwindow e l’amore a terza vista 

La prima volta che l’ho visto ho pensato: “ma come si veste? Che capelli ha?” 
Ma nonostante questo senza neppure sapere il suo nome mi sono seduta accanto a lui. A quel tavolo di ristorante, ero con un’amica e abbiamo incontrato degli amici inaspettatamente ed a quel tavolo c’era quello che sarebbe diventato il mio futuro marito. 
Dopo mezz’ora ho pensato: “però, che divertente. Era tanto che non ridevo così”. 
La seconda volta che l’ho visto, dopo più di un anno, ho pensato :” chissà, magari e’ destino”. 
La terza volta che l’ho visto ho notato il suo modo di sorridere e le sue fossette, e ricordo di aver pensato quanto fosse un’anima buona e pulita. 
Ora e’ l’ultimo viso che vedo la sera, ogni sera, giorno dopo giorno… 
E non potrei essere più felice. 
E non c’ è giorno in cui almeno una volta io pensi… ma chi me l’ha fatto fare quella sera, di sedermi vicino ad uno che portava i capelli in quel modo?! 
Ma dopo cinque minuti mi passa, so che quel viso che vedo la sera e’ lì per me e che ci sarà anche la sera dopo, e quella dopo ancora. 
Non c’ è altro viso che vorrei vedere. 
Nonostante io sappia per certo che la prima volta che mi ha vista ha sicuramente pensato, ma chi è questa tipa strana? 
E continuiamo così, nella nostra vita fatta su misura per noi , sera dopo sera. 
Tempi buoni e tempi meno buoni, ma nostri. 
Sempre costellati da risate improvvise e senza posa, perché noi siamo cosi. 
In quella porzione di mondo che è solo nostra. 
Nella nostra vita che si è tinta di mille nuovi colori e sfumature, di cose nuove da imparare e scoprire, insieme a quel viso stupendo che abbiamo creato, che e nostro figlio. 
Non siamo più solo noi due. 
Sera dopo sera, anche quando non riesco a dormire nemmeno con i tappi per le orecchie e non trovo una posizione che sia comoda perché ti prendi tutto il letto. 
Perché in fondo l’amore forse è questo qui, no? 

Galeotta fu la cena di lavoro per @la_strufy

Non dimenticherò mai il suo sorriso, quando dall’altro capo del tavolo si è girato verso di me per presentarsi. Era una cena di lavoro, lui non sono sicura che sapesse il mio nome, a me il suo serviva solo per una bega professionale; in quel ristorante lungo mare di fronte a un piatto di sushi e altri cinque colleghi non sapevamo cosa stesse per riservarci il destino. 
Due anni dopo abbiamo cominciato a frequentarci; prima sono stata una collega abbastanza distante dalla sua realtà per potersi confidare senza aver paura in merito al suo matrimonio che stava finendo; poi sono diventata la sua migliore amica ed infine uno spiraglio di luce in fondo ad un tunnel che pareva senza fine. 
“Luce” è come mi chiamava quattro anni fa, quando ancora non sapevamo quanto la vita ci avrebbe uniti. 
“Luce” è come mi chiamava quando siamo andati a convivere, quando mi ha presentato i suoi figli, quando abbiamo deciso di comprare casa, quando sono rimasta incinta. 

“Luce” è come mi chiama anche ora, ora che i suoi figli li sento un po’ anche figli miei, ora che il nostro bambino ci guarda con quegli occhi che hanno voglia di scoprire il mondo ogni giorno di più, ora che la nostra casa è il riflesso di quello che abbiamo costruito, che stiamo costruendo. 
“Luce” è come mi chiama lui, ma è quello che penso di lui ogni giorno. Lui, la mia Luca quotidiana, Lui il cui sorriso illumina ogni cosa. Lui, l’unico uomo che amo e che amerò sempre.

La storia Shakespeariana di @olafabi

Sul balcone come Romeo e Giulietta. Io sul mio balcone con un pigiamone di pile a cuori rosa sorseggiavo un caffè e lui sul suo balcone fumava una sigaretta. Eravamo studenti fuori sede.. stiamo insieme da 17 anni e abbiamo un bimbo! 

@luisa_mammapuzzle e il colpo di fulmine
Cercavo dei biglietti per un concerto e lui li vendeva… Non abbiam visto alcun concerto ma siamo andati a prendere un caffè! 15 anni insieme, 7 di matrimonio e quasi due bambini 

Il papà cupido di @_soleari_ 

La mia grande storia d’amore si chiama Federico e l’ho conosciuto la sera prima di capodanno del 2017 ad una cena che aveva organizzato mio papà per festeggiare la riuscita di un lavoro che avevano fatto insieme. Devo ammettere che già un paio di volte mio papà l’aveva menzionato nella speranza che scattasse qualcosa in me, ma per me era un periodo da “zero relazioni, w la vita da single “

Che poi io a questa cena nemmeno volevo andare, ma per fortuna mio papà ha insistito tanto ma tanto che alla fine sono andata per fare contento lui. E come ogni buon genitore che conosce bene – ma dico proprio BENE – il proprio figlio, devo dire che ci ha preso alla grande.

Federico è stato ed è tutt’ora la mia grande storia d’amore e quando serve, la mia spada d’argento.

Che dire grazie papà per il regalo più grande

Alessia da @yogicamentealessia ci parla dell’amore per se stessi!

Come ho conosciuto la mia metà? 
Dopo una relazione che credevo mi avrebbe portato gioia e serenità e obiettivi comuni mi sono resa conto che in realtà mi stava arrecando soltanto sofferenza, problemi di ansia e stress, demotivazione. 
La mia metà l’ho conosciuta non appena ho chiuso questa relazione, è stata l’altra parte di me che non conoscevo, la parte che in tutti questi anni è rimasta nascosta dentro di me, perché in realtà “non esiste” una metà, noi nasciamo completi

E il colpo di fulmine? 
È stato il momento in cui ho raccolto quel poco che restava di me e ho scelto di rimettere pian piano apposto i pezzi, il colpo di fulmine è stato quando, invece di scegliere una vita di sofferenze, ho scelto la mia felicità.

E tu come hai conosciuto la persona con cui hai deciso di trascorrere la tua vita? Che si tratti dell’amore per il vostro partner, l’amore per un figlio che avete tanto desiderato, l’amore per un genitore che si è sacrificato per voi o ritrovare l’amore per se stessi dopo un periodo buio, vogliamo celebrarlo insieme a voi e ricordarvi che l’amore ha mille sfumature e ognuno di noi ama a modo proprio.

Ringraziando tutte le donne che hanno preso parte alla nostra campagna di San Valentino, vi auguriamo una buona festa degli innamorati!